l'archivista racconta ...


   Fino a che la storia è stata “storia di re” molti sono stati i luoghi senza storia. La Valle Scrivia non ha fatto eccezione. Oggi coordinate nuove presiedono all’indagine storica, ambiti sorprendenti ne costituiscono il terreno. Anziché nei diplomi imperiali la storia è “letta” nella nota della spesa. Porre la società al centro della ricerca storica ha comportato una diversa valutazione delle fonti e ciò che fino poco tempo fa nessuno avrebbe preso in considerazione come oggetto di studio è diventato materiale prezioso. Ma anche così il recupero del retroterra storico-culturale di molti luoghi non era assicurato e tanto meno automatico. Occorrevano comunque le fonti. Non più quelle paludate delle cancellerie imperiali, ma anche quelle più “fragili” e rare degli archivi privati e familiari.

Le pagine che seguono sono proprio questo.

Di seguito sono raccolte le prime e fino ad ora uniche ricerche condotte presso l’archivio di Stato (sezione Campi) e il fondo Salvago Raggi (conservato presso Facoltà di Economia, dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi dell’Università di Genova) quest’ultimo solo recentemente repertoriato ma mai sistematicamente indagato.
Tale indagine storica è relative al Comune di Ronco ma potremmo dire più correttamente all’oltregiogo considerando che la partizione amministrativa in Comuni è tutto sommato molto recente. (almeno in prospettiva storica).
Ciò che maggiormente colpisce è la vastità della documentazione disponibile. Imponente e al tempo stesso quasi sconosciuta.
Pochissimi fino ad ora gli storici e soprattutto gli archivisti che abbiano intrapreso, filza per filza, l’arduo compito di ricucire una delle tante storie che questi documenti ci offrono, quella dell’ospedale di Borgo Fornari ad esempio, del Palazzo marchionale (oggi sede del Comune) di Ronco Scrivia, della fabbrica di panni di Ronco o della Zecca mentre ancora manca un ritratto sociale, civile, culturale, religioso e politico di un entroterra per seicento anno soggetto ad un’unica grande famiglia di feudatari: gli Spinola.
Eppure dai giuramenti di fedeltà dei capi famiglia ai vari ruoli delle tasse e contribuzioni straordinarie per guerre e spedizioni, si potrebbe dar volto e vita, come in un puzzle straordinariamente dettagliato, ad una società intera, con i suoi riti laici ,le sue paure, i suoi giochi e i suoi drammi.
Nell’attesa che sempre maggiore sia l’interesse per le proprie radici non solo tradizionali e folk loriche ma anche storiche e documentali, in questa pagina pubblichiamo alcuni studi, che ,vale la pena di sottolinearlo, hanno diversi pregi.
Sono studi di comprovata scientificità, in quanto per ogni passo viene citata la fonte, che è pubblica e facilmente reperibile da chiunque intenda approfondire l’argomento; sono redatti dal dottor Stefano Patrone, archivista professionista, conosciuto presso l’Università di Genova e divenuto col tempo grande appassionato della storia dell’oltregiogo: sono totalmente inediti e pertanto hanno il sapore unico della ritrovamento, sono le prime tessere di un mosaico che appartiene ad ognuno di noi.

la famiglia Spinola (albero genea- logico)
               l'archivio Salvago Raggi (repertorio)
ultimi documenti depositati presso l'archivio Salvago Raggi
               150 anni di storia giudiziaria, il tribunale (curia) di Borgo Fornari
1612, la prima scuola in valle Scrivia